«Un colpo d’ala che rilanci il paese. Il 1 maggio torni a essere la festa del lavoro. Si ricominci, finalmente, a creare occupazione in Italia e ad avere, così, qualcosa di importante da tornare a festeggiare». Questo l’auspicio di Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative riferendosi allo Youth Guarantee che sarà lanciato domani 1 maggio.
«Il lavoro resta la prima drammatica emergenza del Paese, senza lavoro non c’è né ripresa, nè futuro. Lo Youth Guarantee investirà 1,5 miliardi di euro dov’è più forte l’allarme sociale: 2,2 milioni di Neet che dovrebbero trovare una prima risposta tra apprendistato, tirocini, servizio civile, auto imprenditorialità».
«Il lavoro non si crea a colpi di decreti o con stanziamenti di risorse anche importanti, ma con politiche di sostegno al sistema impresa, perche senza imprese non c’è lavoro. Lo Youth Guarentee è, tuttavia, un punto da cui partire e da inserire in un contesto di misure più ampie. Non dimentichiamo: il 42,7% di disoccupazione giovanile, il milione di persone che hanno perso il lavoro negli anni della crisi, le tante persone over 50 che uscite dal mercato del lavoro, trovano enormi difficoltà a rientrarvi. Si tratta di drammi concreti e sociali a cui la politica e le istituzioni, con il sistema delle imprese e delle banche devono dare una risposta».
«La cooperazione anche negli anni della crisi ha dato il suo contributo, senza il quale mancherebbero all'appello 132 mila posti di lavoro, tra salvaguardati e creati. Siamo pronti a continuare a fare la nostra parte, su servizio civile e autoimprenditorialità in particolar modo, con la convinzione che se non riduciamo la disoccupazione non riusciremo a imboccare la via della ripresa. Lavoriamo insieme per innescare la scintilla che faccia ripartire il paese».