“L’ora di partecipare”, chiusa a Firenze la VI edizione del Fnec

“L’ora di partecipare”, chiusa a Firenze la VI edizione del Fnec

“L’ora di partecipare”, chiusa a Firenze la VI edizione del Fnec

Tra i temi affrontati economia sociale, cooperazione, lavoro, innovazione e sostenibilità

mercoledì 2 ottobre 2024

Si è chiuso il 6 ottobre a Firenze il Festival Nazionale dell’Economia Civile. “L’ora di partecipare” è il titolo della manifestazione, giunta quest’anno alla VI edizione, promossa da Federcasse e Confcooperative e organizzata da Next in collaborazione con SEC e con il contributo di Fondosviluppo. Un calendario ricco di incontri durante i quali si è parlato di economia, lavoro, sostenibilità e partecipazione per evidenziare l’importanza dell’economia sociale nella costruzione di un modello economico più equo e più inclusivo, nel quale le cooperative hanno un ruolo fondamentale.

«Un appuntamento che ha proposto ancora una volta il protagonismo delle cooperative e di quell’economia sociale che è una parte molto importante della nostra economia. Un’attività svolta direttamente sui nostri territori e nelle nostre comunità, soprattutto in quelle aree dove lo Stato ha più difficoltà ad arrivare» ha commentato il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini.

Presente a Firenze anche la cooperativa Top – Teatri Off Padova, che ha messo in scena brevi performance teatrali inserite nel palinsesto del venerdì e del sabato per scandire le diverse sessioni dei lavori.

Tanti gli appuntamenti in calendario per Confcooperative, a partire dalla tavola rotonda di giovedì 3 ottobre, in apertura del Festival, intitolata Le dimensioni costituzionali della sostenibilità e come partecipare al Piano B con l’intervento tra gli altri della vicepresidente di Confcooperative, Anna Manca. «Il ruolo della cooperazione è riconosciuto dall’art.45 della Costituzione, da cui deriva un forte senso di responsabilità – ha detto –. Le cooperative hanno la capacità di trovare risposte a bisogni economici e sociali in costante evoluzione. Propongono un modello di economia alternativo, basato su uguaglianza e inclusione, su un’idea di sostenibilità ambientale, economica e sociale».

Andrea Sangiorgi, presidente Confcooperative Giovani Imprenditori, è intervenuto poi all’Assemblea Pubblica della Civil Social Business City. «D’intesa con Confcooperative Giovani Imprenditori, il Fondo mutualistico di Confcooperative Fondosviluppo ha pubblicato la call “Creare.coop” iniziativa che può contare su un plafond di 500mila euro a sostegno del percorso di avvio dell’impresa cooperativa e formazione manageriale. Un investimento importante per trasformare le idee imprenditoriali dei giovani in cooperativa»

Durante l’incontro intitolato Comunità di cura e medicina di territorio il presidente di Confcooperative Sanità Giuseppe Milanese si è confrontato con il ministro della Salute Orazio Schillaci su alcuni temi fondamentali come SSN, prevenzione, assistenza primaria, medicina territoriale, partnership, innovazione e ricerca. «Abbiamo bisogno di funzioni e di professionalità diverse, che non sempre sono disponibili nella sanità pubblica. Ecco perché serve aprire a nuovi attori, occorre un’alleanza virtuosa con tutti i player della salute pubblica» ha detto il ministro. «È necessario rendere più efficace il sistema sanitario del Paese dal momento un bambino che nasce a Napoli ha un’aspettativa di vita di 3 anni più bassa di uno che nasce al Nord» ha aggiunto Milanese.

«Con l’art. 45 della Costituzione i nostri padri costituenti hanno voluto evidenziare la capacità delle cooperative di essere imprese che generano sviluppo non solo economico, ma esercitano anche una funzione sociale fondamentale per il Paese» ha evidenziato il direttore generale di Confcooperative Fabiola Di Loreto, intervenendo al Premio Nazionale Imprese di Economia Civile 2024 “Sostenibilità integrale e imprese di economia civile: la chiave per la competitività?” 

Di imprese e lavoro ha parlato poi il presidente Maurizio Gardini a “Futuro da fare. Il lavoro è la prima forma di partecipazione e di costruzione della democrazia«Gli oltre 1000 contratti depositati al Cnel sono troppo spesso generatori di dumping – ha detto Gardini –. Sono una giungla da disboscare perché nella giungla non si vede l’orizzonte. Servono solo a legittimare associazioni che non rappresentano nessuno. Il dumping crea falso lavoro e false imprese. Abbiamo rinnovato molti contratti con rinnovi a due cifre. Proponiamo la detassazione degli aumenti per lasciare più soldi in tasca ai lavoratori».

Di lavoro ha parlato anche il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza, intervenendo a “Partecipare a un nuovo tipo di Welfare di Comunità”. «Le dinamiche nel mondo del lavoro si ampliano – ha detto –. È forte il tema del mismatch del mancato incontro domanda e offerta di lavoro». E a proposito del decreto flussi Milza ha detto: «Incontra il nostro favore perché abbiamo bisogno di puntellare lavoro e demografia. Il pezzo che va rinforzato sul decreto flussi è quello dell’inclusione e dell’integrazione da lavoro, all’abitazione e ai servizi. E le cooperative possono recitare un ruolo fondamentale in questi ambiti».

«È necessario dare le giuste attenzioni alla Piccola e media impresa e alle persone, per immaginare un’innovazione tecnologica che sia per tutti e non solo per le big-tech o le multinazionali del settore» ha detto il vicepresidente di Confcooperative Gaetano Mancini, intervenendo a “Trasformazione digitale e impatto AI: prospettive e opportunità per lo sviluppo di una governance partecipata

In chiusura del Festival, nella mattinata di domenica, il segretario generale di Confcooperative Marco Venturelli è intervenuto a “Partecipare a un nuovo modello di coesione e giustizia sociale evidenziando come «La crescita di Pil concentrata nelle mani di pochi non è una crescita equilibrata, esclude e non include. L’Action plan tenga conto dell’economia sociale il cui Dna vede uno sviluppo sostenibile e più equo, grazie al protagonismo dei cittadini. Un pezzo di economia importante che manca nel Piano Draghi: il protagonismo dei cittadini, lo sviluppo sociale ed economico che parte dal basso».

Infine, l’incontro conclusivo “L’ora di partecipare. Il Manifesto dei giovani per una Nuova Economia Sociale e Civile” con l’intervento del presidente Gardini. «Non smettere mai di sognare e di impegnarsi per migliorare il mondo in cui viviamo. Le cooperative che sono le imprese dell’intergenerazionalità per eccellenza sono al vostro fianco» ha detto Gardini a confronto con i giovani che hanno prodotto “Il manifesto dei giovani per una nuova economia sociale e civile”.

Per ascoltare il racconto del Festival direttamente dalle voci dei nostri protagonisti ascolta la puntata dedicata del nostro GR: clicca qui