“La riforma del Terzo settore ha avuto un percorso lungo e travagliato passando attraverso 5 governi. È impensabile che lo Stato possa fare tutto da solo. Occorre coinvolgimento e coprogrammazione con il privato e il privato sociale”. Lo ha detto il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini intervenendo alla giornata conclusiva della quarta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 16 al 18 settembre. Una tre giorni di confronti e dibatti per sensibilizzare società civile, stakeholder e imprese verso una economia più umana e sostenibile.
Riviviamo i momenti più significativi del Festival con i contributi dei protagonisti sui temi più attuali.
Energia e lavoro, le sfide per le imprese
Maurizio Gardini, presidente Confcooperative
“I problemi veri delle imprese si chiamano: caro energia, costo del lavoro, mismatch con le nostre cooperative che danno lavoro a 530.000 persone quando potrebbero dare lavoro ad altre 30.000 persone ma non trovano i profili. Sono introvabili”. Questo in un paese che ha oltre 3 milioni di Neet. Secondo Gardini, occorre affrontare subito questioni aperte come la tassazione delle produttività, l’utilizzo dei voucher ma anche le politiche attive, i centri per l’impiego, misure fondamentali per reinserire nel mercato del lavoro 3,3 milioni di Neet.
Il ruolo delle cooperative per dare vita ad un nuovo umanesimo
Fabiola Di Loreto, direttore generale di Confcooperative
“I soci e gli occupati delle cooperative abitano e migliorano i luoghi. Creano sviluppo, reddito e occupazione sul territorio così come vuole l’Art. 45 della Costituzione. I padri costituenti avevano intuito che le cooperative sono imprese diverse dalle altre”. Grazie all’autorganizzazione dei cittadini le cooperative rispondono al bisogno del territorio/comunità dove nasce il bisogno, lavorano per trasferire ai soci del futuro un’impresa più forte di quella ereditata. “Le cooperative da sempre coniugano la sostenibilità sociale ed economica, a cui si sono aggiunte quella ambientale e ora anche digitale”
Gli asset dell’azione cooperativa
Anna Manca, vicepresidente di Confcooperative
“Vorrei puntare sulla parola responsabilità a cominciare da quella che ci riconosce la Costituzione come funzione sociale attraverso la mutualità, l'allenamento quotidiano di saper conciliare interessi, bisogni e aspirazioni individuali con interesse collettivo e condiviso, come narra la storia della cooperazione. La responsabilità verso l'ambiente e verso le emergenze attuali: energia, economia reale contro le speculazioni finanziarie, climate change, povertà. Responsabilità per una dimensione del lavoro buono e stabile che valorizzando talenti attivi le persone al servizio del Paese e delle comunità. E poi la responsabilità di contrastare le diseguaglianze perché la non coesione è un costo. Giovani e donne. Infine la responsabilità come Confcooperative di rendere il festival generativo, percorso e non evento, fuggendo l'autoreferenzialità”.
Innovazione, per rispondere in maniera nuova a nuovi bisogni
Silvia Rossi, direttore di Fondosviluppo.
“Innovazione e prospettive per supportare i giovani a fare impresa civile. È sempre bene ricordare che l’innovazione non è solo fare qualcosa di nuovo ma rispondere in maniera nuova a nuovi bisogni. Le cooperative sono lo strumento per innescare questo meccanismo e le istituzioni finanziarie come Fondosviluppo (il fondo mutualistico di Confcooperative) sono il partner per realizzare concretamente tutto questo. Fondosviluppo reinveste il 3% degli utili delle cooperative attraverso bandi per le cooperative di comunità, wbo, innovazione, energia e welfare, aiuta le cooperative a trasformare progetti in percorsi imprenditoriali”.
Sostegno ai giovani imprenditori
Dennis Maseri, Confcooperative Giovani Imprenditori
“Il mondo della cooperazione, quella vera, è uno strumento sempre più importante di lotta alle diseguaglianze e di vera e propria rivoluzione civile, verso un sistema economico sempre meno sostenibile. Nostro compito sensibilizzare la politica e sostenere i giovani imprenditori nella costruzione di nuova cooperazione. Come Gruppo Giovani di Confcooperative, proponiamo lo sviluppo di una iniziativa che sostenga gratuitamente la costituzione di nuove cooperative da parte degli Under 35”.