Confcooperative

Bilancio di sostenibilità 2023

Maurizio
Gardini

Cooperativitudine

Lettera agli stakeholder

Cooperare è un modo di stare insieme, di realizzare progetti, di governare il presente e pensare al futuro. Cooperare ci restituisce un bene prezioso che è la relazione con gli altri. Un bene che a volte scarseggia perché i tempi che viviamo ci impongono di correre, quasi sempre da soli, per raggiungere chi sta davanti.

Cooperare è invece un processo paziente, accessibile a tutti, possibile dovunque. Non è un caso che si cooperi anche in carcere, dove si è indotti a credere che prevalga individualità ed egoismo. E si coopera in imprese di ogni tipo, a tutte le latitudini, a qualsiasi età.

Cooperativitudine è la parola che racchiude tutto questo e che ci fa pensare a uno stile di vita, nei campi, in mare, dietro una scrivania, su un tavolo operatorio, in una farmacia, a teatro, in un giardino da pulire, in un negozio, in banca, in un centro di accoglienza o in un nido per l’infanzia, vivendo in comunità, costruendo percorsi di convivenza e di benessere. È la cura per noi e per gli altri, è sapere che non siamo soli e che per non rimanere soli dobbiamo impegnarci tutti i giorni.

Con questo report Confcooperative chiude una stagione lunga dieci anni, durante la quale abbiamo rappresentato il nostro impegno rendendo conto di strategie, visione e prospettive di breve e lungo termine. Mentre iniziavamo questo percorso le Nazioni Unite, riunite a Parigi nel 2015, hanno ratificato l’Agenda 2030 con 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che sono diventati il benchmark di ogni attività svolta con l’attenzione alle generazioni presenti e future, al Pianeta e al loro benessere.

Sono già passati nove anni da allora. Anni densi di eventi, perlopiù drammatici, che rendono ancora più urgente lo sforzo di ridurre le diseguaglianze, rendere equo l’accesso alle risorse, favorire l’emancipazione delle donne, promuovere lavoro dignitoso, difendere i diritti delle persone e dell’ambiente naturale.

L’Agenda 2030 è un appuntamento con la storia ma la storia siamo noi. Tutti i giorni.

Lavoro dignitoso e crescita economica: il nostro SDG

L’Agenda 2030 contiene 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, indicati nel 2015 come i benchmark di un cammino collaborativo necessario per non compromettere ulteriormente la coabitazione tra persone e ambiente, oltre a definire alcuni importanti impegni per migliorare il benessere delle persone in tutto il mondo, in termini economici, educativi, sociosanitari.

Tra i 17 obiettivi ce n’è uno - il numero 8 - che nel definire la necessità di incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, auspica un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. La cooperazione, nel suo agire quotidiano, promuove accesso al lavoro e alla finanza, innovazione, inclusione lavorativa, diritti e sicurezza, competitività. Tutte attività che si ritrovano dei 12 target dell’Obiettivo.

Per questo lo riteniamo l’obiettivo più vicino al nostro ruolo, compito e impegno.

Crediamo di contribuire in maniera importante al suo raggiungimento attraverso le tante attività che portiamo avanti come organizzazione sostenendo un movimento, quello cooperativo, che pone al centro della sua mission il benessere delle persone.

Ruolo della rappresentanza

Il ruolo e l’impegno della Confederazione è quello di garantire una costante e adeguata rappresentanza del mondo cooperativo e dell’economia sociale. Grazie alla nostra azione le imprese aderenti vengono rappresentate a livello politico sindacale e tutelate dal punto di vista legislativo con una mirata e qualificata azione di lobbying.

L’associazione si pone inoltre come modello per la promozione dei valori cooperativi in un’ottica generativa per la costruzione di nuova cooperazione su tutto il territorio nazionale. Durante l’anno l’impegno della Confcooperative è stato costante per richiamare l’Esecutivo alla concretezza nella gestione delle risorse che possono offrire le opportune risposte alle nostre imprese aderenti ed indicare un futuro per il paese. L’azione di rappresentanza della Confcooperative si traduce nella riduzione delle disuguaglianze, delle fratture sociali e dei divari territoriali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile della società.

Obiettivi confederali

Governance

  • Tendere al riequilibrio di genere nella rappresentanza e valorizzare la presenza imprenditoriale e dirigenziale femminile nelle federazioni che non hanno raggiunto la regola del 30%, promuovendo la consuetudine di estendere l’invito permanente alle sedute del Consiglio Nazionale ad un numero di donne pari al 5% dei componenti
  • La Commissione Donne Dirigenti Cooperatrici, di concerto con le Istituzioni e il Sistema Camerale, oltre che i Centri Servizi del territorio, si attiva per avviare l’introduzione della Certificazione di Genere (CdG) attraverso una significativa azione di promozione e formazione sulle agevolazioni, misure ed incentivi, nuovo codice degli appalti. La CdG è un valido dispositivo, culturale e tecnico, per valorizzare o modificare l’organizzazione aziendale, di interesse tra le cooperative associate
  • Promuovere lo scambio intergenerazionale per una crescita di giovani dirigenti, anche attraverso la loro partecipazione agli organi

Economia

  • L’organizzazione si è data strumenti articolati per favorire, attraverso la promozione cooperativa, la nascita di buona cooperazione
  • La promozione di comunità energetiche è una questione nell’agenda economica ma anche ambientale dell’organizzazione
  • Intensificare gli sforzi per creare sinergie di sistema e tra federazioni più efficaci per migliorare le risposte ai bisogni
  • Promozione di cooperazione di comunità
  • Sostegno ai Workers Buyout
  • Nuovo slancio all’utilizzo dei beni confiscati alle criminalità

Sociale

  • Analisi della capacità delle cooperative di fare accoglienza, integrazione, inclusione
  • Valorizzare e attrarre lavoratori e lavoratrici attraverso la leva della sostenibilità
  • Promuovere la partecipazione di lavoratori e lavoratrici alla vita d’impresa

Ambiente

  • Sensibilizzare gli uffici e i servizi ad essi collegati per una sempre più efficace dematerializzazione
  • Migliorare la raccolta differenziata e il risparmio energetico

Agenda 2030

17 SDGS E 169 TARGET

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. I 169 target rendono interconnessi e indivisibili gli SDGs e declinabili in ogni Paese del mondo.

L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Benessere Equo e Sostenibile

Uno sguardo oltre il PIL

Il Benessere Equo e Sostenibile (BES) è un set di indicatori sviluppato dall'ISTAT e dal CNEL che consente di valutare il progresso di una società dal punto di vista sociale e ambientale, offrendo una una visuale differente rispetto agli aspetti economici, rappresentati dal Pil.

Con il rapporto sul Benessere equo e sostenibile, l’Italia si è posta all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo degli indicatori che interpretano lo stato di salute di un Paese oltre gli aspetti economici. Il rapporto sul Bes analizza la multidimensionalità del benessere in chiave integrata ed olistica attraverso l’analisi di un ampio set di indicatori che descrivono gli aspetti che concorrono alla qualità della vita dei cittadini.

Il BES è inoltre corredato da misure contro le disuguaglianze ed in ottica di sostenibilità, grazie alle quali viene quantificata la distribuzione del reddito disponibile e la sostenibilità ambientale del benessere.