Confcooperative - Bilancio di SostenibilitÀ 2023

Economia

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SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide SDG 17: Partnership per gli obiettivi

Valore economico generato e distribuito

Gestione e valorizzazione dei contributi associativi

Anche nel 2022, Confcooperative ha perseguito una gestione oculata ed efficiente delle risorse provenienti dai contributi associativi, assicurandosi che essi siano equi rispetto a parametri oggettivi riferiti al fatturato e utilizzati in una logica solidaristica per svolgere efficacemente la propria azione di tutela e rappresentanza istituzionale a favore di tutte le sue associate.

Il valore economico generato dall’organizzazione per l’anno 2022 è dato per il 57% delle entrate ordinarie dai versamenti dei contributi associativi, cioè dall’affiliazione delle cooperative.

Con questi fondi, Confcooperative è sufficientemente autonoma finanziariamente tanto da considerare residuale ed a carattere eccezionale l’eventuale ricorso a finanziatori esterni (sia di carattere pubblico sia privati). Si riesce così nell’intento di garantire alle proprie aderenti, un’azione trasparente e coerente alla mission.  Non avendo scopi di lucro, i proventi vengono utilizzati per il perseguimento degli scopi istituzionali. 

SDG 1: Sconfiggere la povertà SDG 2: Sconfiggere la fame SDG 3: Salute e benessere SDG 4: Istruzione di qualità SDG 5: Parità di genere SDG 7: Energia pulita e accessibile SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture SDG 10: Ridurre le disuguaglianze SDG 11: Città e comunità sostenibili SDG 12: Consumo e produzione responsabili SDG 16: Pace, giustizia e instituzioni solide

L’attività legislativa per le cooperative

Le difficoltà dovute all’uscita dalla pandemia, a cui si è aggiunta l’emergenza collegata all’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e lo scenario di guerra in Europa, hanno reso ancora più urgenti le attività a sostegno delle nostre imprese. I risultati sono stati tuttavia incoraggianti: oltre all’ottenimento di proroghe di misure anticrisi (come la sospensione degli ammortamenti), è stata ottenuta la proroga dell’entrata in vigore della plastic e della sugar tax, in funzione di una loro soppressione e sostituzione con imposte ecologiche più razionali e sostenibili, nonché il definitivo innalzamento del limite quantitativo annuo per poter esercitare la compensazione fiscale.

Rilevanti anche la riforma dell’oggetto sociale delle cooperative di abitazione con l’allargamento delle possibilità di attività secondaria; la legittimazione della possibilità di costituire società sportive in forma cooperativa nel quadro della riforma degli enti sportivi; una significativa manutenzione agli istituti di sostegno ai cd workers buyout; infine, la definitiva riscrittura del regime fiscale degli enti del terzo settore e delle imprese sociali, che rimuove le discriminazioni a danno delle cooperative, estende alle imprese sociali e alle cooperative sociali alcune agevolazioni previste per gli ETS non commerciali e consente di avviare la procedura di autorizzazione europea ai regimi fiscali per le imprese sociali. Di rilievo anche il recepimento ministeriale della proposta di vigilanza sulle imprese sociali dell’Alleanza Cooperative Italiane, che ricalca il modello della revisione cooperativa.

Sul piano del diritto contabile, è stata ratificata la specialità e la funzione delle società cooperative grazie alla definitiva approvazione di specifici emendamenti ai principi contabili nazionali da parte dell’OIC dedicati alle cooperative.

SDG 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Per una transizione digitale utile e inclusiva

L’attività di NODE come Digital Innovation Hub di Confcooperative ha consentito di realizzare una analisi sullo stato dell’arte del digitale di circa 150 cooperative, di dimensioni medio-piccole, che ha rivelato un ritardo nell’adozione delle tecnologie di settore: il livello di maturità digitale è risultato inadeguato in una impresa ogni 3, e solo una piccola “avanguardia” del 3,5% ha mostrato di essere avanti in questo campo.

Se l’emergenza COVID ha accelerato un innalzamento nella capacità di gestione di sistemi digitali per la connessione da remoto e lo smart working, ed è cresciuta nel tempo la volontà di essere presenti online anche grazie ai social network (anche se “presenza” non è necessariamente sinonimo di buona comunicazione), è ancora poco diffusa la capacità di lavorare in logica data-driven: 4 cooperative su 10 non raccolgono dati in modalità digitale e 6 su 10 non realizzano alcuna analisi di questi. Le tecnologie 4.0 sono scarsamente utilizzate (ad eccezione del cloud con prevalenza del file sharing) e anche la formazione su questi temi è scarsamente curata dalle imprese analizzate.

Sulla base di questo scenario e con la volontà di promuovere una transizione digitale inclusiva, che sia un’opportunità per chi è più indietro, di recuperare efficienza e competitività, e non sono un volano per chi è più avanti per allungare le distanze, si è lavorato alla costruzione di progetti digitali utili: con questo aggettivo vogliamo intendere la capacità di leggere i bisogni delle cooperative e accompagnarle a fare un passo in avanti nel percorso della transizione digitale, che sia di una tecnologia più evoluta per chi è più avanti o di base per chi ha appena cominciato il percorso, perché alla fine nessuno resti indietro.

Nel concreto:

  • Formazione e informazione: 10 webinar e 8 pillole formative, tutti in forma gratuita, per approfondire le tecnologie più utili per lo sviluppo delle cooperative
  • Opportunità di bandi e finanziamenti: una informativa costante su tutti le misure pubbliche e private a favore della transizione digitale per gli iscritti al portale www.dih.node.coop, tarata sulle proprie esigenze, da cui sono scaturiti circa 20 progetti di accompagnamento per la fruizione di queste misure
  • 75 cooperative coinvolte in un percorso di digital transformation grazie al progetto Cooperazione Digitale, con il contributo di Google.org e un importante sostegno di Fondosviluppo

Il tutto, con uno sguardo non secondario alla sostenibilità ambientale: il digitale è un potentissimo acceleratore dei processi di trasformazione ma è spesso qualcosa di intangibile; e quello che non vediamo rischiamo di usarlo male, troppo senza utilità reale, sprecando risorse energetiche non secondarie… riflettiamoci!

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

La difesa del lavoro dignitoso in cooperativa in un anno pieno di criticità e cambiamenti

Sul fronte del lavoro e delle relazioni industriali, la crisi energetica, la carenza di materie prime, la spirale inflattiva e la guerra in Ucraina a livello internazionale, ma anche la fine della legislatura e il varo di un nuovo esecutivo, hanno determinato uno scenario pieno di criticità, incertezze e cambiamenti che ha rallentato i percorsi in atto comprese, con alcune eccezioni, le dinamiche contrattuali che, a fine 2021, si presentavano invece positive e in pieno rilancio.

In un simile contesto, il nostro sistema si è adoperato per tutelare il lavoro dignitoso in cooperativa agendo su più fronti:

Coerente posizionamento sui dossier all’ordine del giorno:

In materia di produttività e welfare contrattuale, è stato sollecitato e ottenuto il dimezzamento dell’aliquota separata dal 10 al 5 per cento, da applicarsi a partire dal 2023 ai premi di risultato e ai ristorni distribuiti ai soci. È stato difeso l’orientamento/investimento sulla buona e vera contrattazione collettiva – quella leader, cioè sottoscritta dalle parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Da questo strumento dipendono trattamenti più equi e dignitosi (rispetto alla mera applicazione di un salario minimo), come riconosce la stessa direttiva comunitaria appena approvata e che tutela il nostro schema di riferimento.

Impegno nell’assistenza e nella prossimità alle imprese e ai lavoratori:

È stato garantito un costante impegno nell’assistenza e nella prossimità alle imprese e ai lavoratori per rendere operativi provvedimenti (“sostegni” e “ristori”) finalizzati ad arginare, seppur in parte, l’impatto della crisi energetica, della guerra in Ucraina e della conseguente inflazione nonché la delicata fase d’uscita dall’emergenza COVID-19. Ad esempio, è stato favorito un chiarimento da parte dell’INPS sulla legittima fruibilità dell’una tantum di 200 euro anche da parte delle persone svantaggiate occupate nelle cooperative sociali di tipo B (che diversamente, per come formulata la norma, potevano paradossalmente rischiare di non poterne beneficiare)

Tutela per i nostri lavoratori e soci-lavoratori tramite l’utilizzo di protezioni adeguate:

L’azione svolta è testimoniata sia dalla condivisione di un nuovo accordo nazionale, datato 30 giugno 2022, per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro (il precedente protocollo era rimasto valido nei primi sei mesi) sia dall’aver registrato novità in termini di tutele per alcuni nostri settori.

Ad esempio, l’introduzione di nuovi istituti in favore dei lavoratori occupati nel settore spettacolo oppure il superamento sul fronte INAIL dei premi speciali unitari finora previsti in favore dei facchini riuniti in cooperative e dei soci di cooperative di pesca, con l’applicazione nei loro confronti, a partire dal 2023, del regime assicurativo ordinario.

Attenta azione di vigilanza sulla corretta applicazione della disciplina cooperativa in contrasto ad utilizzi impropri e abusi della normativa:

Un esempio, è la posizione assunta dall’INPS rispetto all’esatta individuazione dell’obbligo contributivo in capo alle cooperative in caso di deliberazione di un piano di crisi aziendale ai sensi dell’art. 6, comma 1, della legge n. 142/2001 che può comportare anche la riduzione dei trattamenti economici dei soci lavoratori al di sotto dei minimi contrattuali.

Con il messaggio n. 2350 dell’8 giugno 2022, l’Istituto non ha recepito le indicazioni già fornite su questa materia dal Ministero adel Lavoro con l’Interpello n. 48/2009, emanato a suo tempo a fronte di una specifica istanza da parte di Confcooperative, confermando pertanto la regola per cui per il periodo di durata del piano di crisi aziendale l’obbligazione contributiva nei confronti di un socio lavoratore va quantificata sulla base di un imponibile corrispondente alle somme effettivamente corrisposte ai lavoratori, nel rispetto tuttavia del minimale contributivo giornaliero di cui all’art. 1, comma 2, della legge n. 389/1889.

Rinnovo di alcuni CCNL cooperativi:

Nonostante lo scenario di incertezza gravante sulle imprese e l’aggravio di costi per loro generati soprattutto, ma non solo, sul fronte energetico, sono state concluse alcune importanti trattative sindacali che hanno portato al rinnovo dei seguenti CCNL cooperativi: edilizia, BCC, servizi ambientali e lavoratori non imbarcati della pesca.

Si tratta di rinnovi realizzati nella consapevolezza di salvaguardare principi di sostenibilità per le imprese cooperative, per non compromettere la loro capacità di resilienza nel medio/lungo periodo, ai quali va aggiunta la stipula, a dicembre, del Protocollo straordinario riconducibile al CCNL della distribuzione cooperativa, dal contenuto esclusivamente economico, che persegue la duplice finalità di garantire un iniziale seppur parziale recupero del potere di acquisto per i lavoratori occupati in queste cooperative e di riattivare un percorso di buone relazioni sindacali a fronte di un contratto nazionale scaduto da diverso tempo.

SDG 17: Partnership per gli obiettivi

Finanza di sistema

Nel corso dell’anno le azioni di finanza di sistema sono state orientate ad incrementare le possibilità di raggiungere le cooperative tramite l’attività degli operatori finanziari, le iniziative informative e gli incontri con le imprese.

Si è lavorato al rafforzamento della rete degli operatori finanziari con azioni di formazione mirata e momenti di coordinamento. L’obiettivo è stato quello di integrare il gruppo dei 28 operatori fino a superare la soglia dei 40 soggetti.

Sul fronte della diffusione delle attività informative sono stati organizzati incontri territoriali che hanno coinvolto i CSA, le Unioni e le cooperative sociali.

Gli incontri sono stati tenuti da un gruppo di professionalità appartenenti ad ICN, Fondosviluppo, CFI ed Invitalia. Grazia a questa iniziativa sono state raggiunte 670 cooperative di cui 270 hanno partecipato attivamente agli incontri. Sono stati inoltre presentati gli strumenti di sistema a supporto delle cooperative sociali e la possibilità di configurarne usi congiunti per far fronte alla pianificazione dei flussi di cassa di specifici progetti di investimento.

Va rilevato che la crescente attenzione ai temi ESG prevede che anche gli istituti di credito, nella valutazione degli investimenti, tengano conto delle azioni intraprese dalle aziende affinché le loro organizzazioni siano sempre più coerenti con quanto previsto dagli orientamenti normativi.

A tal riguardo è stata intrapresa un’attività di studio ed affiancamento in progetti consulenziali che hanno lo scopo di redigere bilanci di sostenibilità coerenti con gli standard GRI in modo da aumentare il rating bancario delle società che lo posseggono ed implementano costantemente.

Sempre in tema di certificazioni funzionali al miglioramento della valutazione creditizia, possedere una certificazione PdR (Parità di Genere) è certamente un valore aggiunto. In questo ambito è stato promosso il coinvolgimento delle figure professionali che si occupano di finanza aziendale in gruppi di lavoro che hanno l’obiettivo di strutturare un processo che consenta di ottenere la suddetta certificazione.

Il rafforzamento della governance è un l’ulteriore elemento cui prestare attenzione. A tal fine sono stati predisposti percorsi formativi orientati alla strutturazione di un adeguato controllo di gestione per monitorare l’adeguatezza degli assetti organizzativi/economico/contabili.

Alle cooperative che ne hanno fatto richiesta è stata fornita un’analisi degli indici di bilancio allo scopo di rilevarne redditività, liquidità e stabilità patrimoniale.

SDG 12: Consumo e produzione responsabili SDG 17: Partnership per gli obiettivi

Fornitori

  2020 2022
Fornitori cooperativi 34 35
Totale fornitori 200 204
Valore degli acquisti da società cooperative e di sistema 1.108.415 5.364.464
Valore totale degli acquisti per forniture 3.097.723 2.295.879